Cologno Monzese 10 novembre 2012…..
Ecco il documento-in-progress “Per un
Manifesto dei GdL” (è nella versione 1.0, emendabile, espandibile, riducibile). Sarà
la base di discussione dell’incontro su come
costruire organizzativamente il “movimento dei gruppi di lettura italiani”durante Ecco S’avanza uno strano lettore. Gruppi di lettura e
biblioteche in Italia e in Europa, la giornata di
discussione di sabato 10 novembre a Cologno Monzese.
Osservazioni e aggiunte e correzioni suggerite possono
essere fatte attraverso i commenti a questo post o in qualsiasi altra forma vi
piaccia, per esempio: gruppodilettura@gmail.com
PER UN MANIFESTO DEI GRUPPI DI LETTURA ITALIANI
DIECI
IDEE
- DEFINIZIONE – Condividere la lettura
Un Gruppo di Lettura (GdL) è formato da persone che leggono un libro (o più
d’uno) inisieme.
La lettura dei partecipanti a un GdL è silenziosa e privata. Poi viene condivisa:
si parla del libro, se ne approfondiscono i temi, si condividono le emozioni
provate.
Il GdL valorizza la lettura e la discussione come strumento di apertura agli
altri e di dialogo tra diverse visioni e scritture del mondo. Un gruppo di lettura non fa, dunque, letture di gruppo. Si parla di “lettura
condivisa” per distinguerla, appunto, dalla lettura di gruppo.
2- FORMA – Nessun Gdl è uguale a un altro
I GdL sono gruppi informali, senza struttura definita, senza gerarchie, senza
metodi di lavoro determinati, senza standard unificanti. I GdL hanno in comune
la convinzione che la lettura individuale quando viene condivisa con altri
lettori arricchisca l’esperienza, moltiplichi le prospettive di conoscenza,
faciliti lo scambio culturale.
3- CONFINI – Transito
I GdL sono liberi: nella scelta dei libri, nelle scelte organizzative; nelle
scelte dei singoli lettori di partecipare, di leggere, di essere presenti alle
discussioni.
L’esperienza consiglia di creare gruppi dai confini permeabili: in entrata,
uscita, rientro, ri-uscita e così via.
Un gruppo di lettura che rende difficile il transito tende a privilegiare
l’autoconservazione più della qualità e varietà della discussione. Un gruppo
che non favorisce il transito in entrata e uscita, rischia di irrigidirsi,
faticherà a rinnovarsi e soffrirà molto l’instabilità generata da ogni
inevitabile abbandono.
Quando raggiungono la maturità, i gruppi dovrebbero cercare di “gemmare”, ossia
far nascere altri gruppi, magari che non assomiglino troppo ai genitori (cfr.
Le note a margine)
4- LUOGHI – Uno spazio “pubblico”
I GdL vivono meglio se hanno una casa. O meglio un luogo pubblico che faccia da
casa. L’esperienza suggerisce che le biblioteche pubbliche siano il luogo
ideale per fare da casa a un gruppo di lettura, il luogo più pertinente per
parlare di libri, luogo aperto, e capace di favorire il ‘transito’. Tuttavia i
GdL possono essere anche nomadi e ambulanti, oppure portarsi la casa appresso
come lumache.
5- MODI – Rispetto e accoglienza
Non è necessario fissare regole rigide per la condotta della discussione, il
gruppo si autoregola, trova equilibri che si ridefiniscono ogni volta,
dipendenti dal moderatore, dal numero di partecipanti alla discussione, dal
libro discusso. In generale, lo stile e le regole di discussione dovranno
essere basati sul rispetto e sull’accoglienza dei reciproci punti di vista.
6- MODERATI – È più semplice
La discussione nei gruppi di lettura, funziona meglio se guidata da un
moderatore, in alcuni gruppi chiamato “maestro di gioco” in altri “facilitatore”.
Il moderatore non è un esperto tuttologo, ha una funzione essenzialmente
metodologica e fornisce al gruppo spunti e strumenti utili per la discussione,
vigila sul rispetto delle regole che il gruppo autonomamente si è dato.
7- COORDINATI – Senza gabbie
La spontaneità e libertà di forme organizzative dei GdL dovrebbe essere
accompagnata da un censimento dei gruppi e da alcune forme di coordinamento
autogestito a livello, locale, regionale e anche nazionale, oltre che da
momenti di dialogo con i Gdl internazionali.
Il coordinamento potrebbe agevolare lo scambio di idee, le esperienze di avvio
e organizzazione dei gruppi ma aiuterebbe anche nella condivisione di risorse
materiali come i libri o gli spazi di riunione.
Il coordinamento potrebbe dar vita anche a una sorta di fondazione che sostenga
i singoli gruppi (o le aggregazioni di gruppi), nel cercare forme di
finanziamento e autofinanziamento e nell’organizzazione di eventi e incontri
fra gruppi.
8 – LA RETE – GdL virtuali e social reading
Un gruppo di lettura è il prodotto dell’interazione di lettori. Anche se
la riunione dei partecipanti nello stesso luogo per discutere è la
manifestazione più frequente e probabilmente più ricca del GdL, i blog, i
social network, i siti specializzati in social reading possono essere un valido
supporto perché favoriscono l’interazione e la condivisione a distanza della
lettura.
Sono anche da sperimentare e far conoscere tutte le varie possibilità
organizzative di integrazione fra le riunioni e l’interazione a distanza dei
lettori.
9 – LA BIBLIOTECA – La migliore amica
L’esperienza di questi anni di attività dei vari gruppi di lettura ha
evidenziato il ruolo decisivo delle biblioteche publiche nell’organizzare i
GdL, nel fornire loro “la casa”, nel procurare i libri, nell’offrire il lavoro
dei facilitatori.
Una forma di scambio importante che le biblioteche potrebbero gestire è
rappresentato dal “prestito a lotti”, ossia di copie multiple dello stesso
libro, ai GdL attraverso la rete e la struttura del prestito interbibliotecario
nazionale.
Alcune biblioteche sono all’avanguardia in questa opera e potrebbero essere la
spina dorsale del coordinamento dell’intero movimento dei gruppi di lettura
(cfr. 7).
Le biblioteche che ignorano le esigenze dei gruppi di lettura e non offrono
loro il sostegno, così importante, dovrebbero, d’altra parte, essere
sensibilizzate sull’importanza dei GdL per la promozione della lettura.
10 – HAPPENING – I Gdl si incontrano
I GdL cercheranno di incontrarsi per fare il punto sullo stato del movimento
dei lettori almeno una volta ogni due anni in una modalità che potrebbe essere
di un grande happening di gruppi di lettura.
NOTE A
MARGINE
GEMMARE E CONTAGIARE
La diffusione e lo sviluppo dei gruppi di lettura è il risultato dell’attività
di contagio da parte di GdL già esistenti, che diventano modello per altri
lettori che intraprendono l’organizzazione di nuove iniziative.
Importante è anche il processo di “gemmazione” di nuovi gruppi dai GdL
esistenti.
In genere questo avviene quando un gruppo diventa molto numeroso; quando una
parte del gruppo intende coltivare letture dedicate ad argomenti specifici, a
un autore o un genere.
Un gruppo così formato gode i vantaggi dell’esperienza dei membri che lo
avviano e dell’organizzazione, della logistica e degli spazi del GdL da cui
gemma.
GEMELLARSI
Un’altra forma di espansione del movimento dei Gruppi di lettura è il risultato
di attività di gemellaggio fra GdL, alleanze “locali” per la condivisione di
attività, risorse (libri), idee, spazi. Ma anche per organizzare eventi, per
negoziare raccolte di finanziamenti e ingaggiare sponsor.
SCHIENA DRITTA: la fabbrica del libro
Il gruppo di lettura è uno spazio pubblico di interazione fra lettori realisti
e consapevoli davanti all’industria del libro, alle sue dinamiche, alle sue
pratiche commerciali.
Questo rende ciascun gruppo un potenziale interlocutore per gli editori e per
tutta la “fabbrica del libro”. Il GdL dovrebbe essere attento alle furbizie del
mercato editoriale, alla moltiplicazione di inutili titoli sui banchi delle
librerie, alla sparizione dai cataloghi degli editori di titoli “essenziali”.
Il GdL sa affrontare con attenzione e senso critico “laico” le novità, la
ricerca esasperata dei bestseller, la serialità, i generi, gli autori
sopravvalutati. E non teme scelte di lettura “commerciali” né quelle
anacronistiche o fuori moda.
Insomma, un GdL sa leggere tutto.
SCHIENA DRITTA: le istituzioni
Il GdL dialoga con le istituzioni. Anche con le biblioteche che lo ospitano assistono, curano. Insomma il gruppo di lettura è un soggetto autonomo che tutela la libertà di lettura di tutti e promuove il diritto alla lettura.
Il GdL dialoga con le istituzioni. Anche con le biblioteche che lo ospitano assistono, curano. Insomma il gruppo di lettura è un soggetto autonomo che tutela la libertà di lettura di tutti e promuove il diritto alla lettura.
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