martedì 27 marzo 2012

Due donne Nel Segno di aprile




due Libri all'insegna della primavera 











Per il ciclo "libro-film" l'autrice protagonista è Karen Blixen 


Per il ciclo "arte-letteratura" l'autrice protagonista è Elisabeth Robards


I due appuntamenti si sono tenuti nella biblioteca comunale a Mocasina
 in via san rocco 22 alle ore 21.00 il 19 aprile 2012



due dibattiti

"La Mia Africa" 

dal Film con Robert Redford 


                                                                                              

Per Il Ciclo "arte-letteratura" si è discusso del libro


"La Ragazza Con Le Violette" 


di Elisabeth Robards


trama della Mia Africa del libro e del film


La mia Africa (Out of Africa) è un film del 1985 diretto da Sydney Pollack, ispirato all'omonimo romanzo autobiografico di Karen Blixen. Meryl Streep interpreta la Blixen e Robert Redford impersona Denys Finch-Hatton, un cacciatore con cui la Blixen vive una romantica storia d'amore. La trama del film presenta diverse discrepanze con quella del romanzo.
La storia del film si ispira, con alcune varianti, a quella realmente vissuta dalla protagonista, la futura scrittrice danese Karen Blixen. giovane Karen, divorziata dal primo marito, parte per il Kenya per raggiungere e sposare il barone Bror Blixen, con cui intende avviare una fattoria per la produzione di latte. Durante il viaggio conosce Denys Finch Hatton, un cacciatore che vive a stretto contatto con la natura e gli indigeni. Arrivata alla fattoria, scopre con delusione che il marito ha invece avviato una piantagione di caffè, pianta inadatta alle altitudini dell'altopiano N'gon.
Tuttavia, col passare dei giorni, Karen si affeziona sempre di più alla sua fattoria, ai domestici (primo fra tutti Kamante), ai Kikuio che coltivano la piantagione, all'atmosfera e ai paesaggi africani.

Durante un'uscita solitaria per una battuta di caccia, Karen si trova di fronte una leonessa, ma viene salvata da Denys, giunto in quel momento nella zona per farle visita insieme ad un amico.
Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, Bror Blixen parte con gli altri coloni verso il confine. Un giorno manda alla moglie una richiesta di aiuto, pregandola di portare provviste e medicinali al suo accampamento. Karen inizia così un lungo viaggio insieme a Kamante e ad alcuni Kikuyo attraverso il deserto, rendendosi conto di amare davvero il marito.

Tornata a casa, Karen però scopre di essere affetta da sifilide, grave malattia contratta dal marito donnaiolo. Torna quindi in Europa per sottoporsi alle cure necessarie, ma - a guarigione avvenuta - scopre di non poter più avere figli.

Sono trascorsi circa due anni quando Karen ritorna in Kenya e, all'ennesima scappatella di Bror, decide di cacciarlo di casa. Denys intanto la invita ad unsafari per mostrarle la bellezza della natura selvaggia. I due si innamorano, ma lui è uno spirito libero e, pur rimanendole fedele, sente il bisogno frequente di allontanarsi e viaggiare di continuo con il proprio aereo. Le sue ripetute assenze alla lunga stancano e logorano Karen, che invece vorrebbe sposarsi. Al rifiuto di Denys, che le dice "Sono tante le cose che possiedi: i miei Kikuio, le mie porcellane. In verità noi, Karen, non possediamo niente, siamo solo di passaggio", Karen risponde: "Io ho capito una cosa che tu non sai: a tutto c'è un prezzo e io voglio essere uno di quello". I due si lasciano.

Poco tempo dopo, la fabbrica di caffè rimane distrutta in seguito a un incendio, e Karen è costretta a preparare la partenza per rientrare in Danimarca, ma non ha soldi. Volendo inoltre assicurarare agli amati Kikuio un posto dove possano continuare a vivere, si rivolge al nuovo Governatore britannico della colonia, arrivando a supplicarlo in ginocchio per ottenere il suo aiuto. Il gesto richiama l'attenzione di tutti i presenti al ricevimento, ma anche un generale imbarazzo: è la moglie del Governatore che, colpita dalla disperazione di Karen, le promette il suo appoggio. Nella stessa occasione, Karen rivede Denys, giunto a cercarla dopo aver appreso della distruzione della fabbrica.

Karen mette in vendita all'asta i propri mobili, per potersi pagare così il viaggio di ritorno in Europa. Denys va nuovamente a trovarla e la porta a fare un giro panoramico con il suo aereo. Le confessa che aveva ragione lei su tutto. Salutando Karen, circondata dalle stanze ormai vuote della sua casa, Denys le promette che l'accompagnerà con il suo aereo a Mombasa, dove il treno la riporterà in Europa.

Quello stesso giorno arriva invece Bror, con la notizia che Denys è appena morto, precipitando con il suo aereo. I suoi resti, per volere di Karen, vengono sepolti su una collina che domina l'altopiano circostante, dopodiché Karen saluta Kamante e sale sul treno per ripartire definitivamente.

Qualche tempo dopo il suo rientro in Europa, Karen riceve una lettera in cui alcuni amici le dicono che la tomba di Finch Hatton è divenuta un luogo di ritrovo per una coppia di leoni.

Karen non tornerà mai più in Africa.


RECENSIONE DI UN LETTRICE SU AMAZON


la Ragazza con le Violette

Di Elizabeth Robards prima di aver letto questo romanzo ne ignoravo l’esistenza, dopo averlo letto ho tentato di scoprire qualcosa di lei perché ho deciso di inserirla fra le mie autrici preferite. Per ora ho saputo poco: “ prima giornalista, ora scrittrice a tempo pieno, vive in Florida”, dalla fotografia la definisco “una bella signora con gli occhi verdi”.

Premetto che non mi sarà facile fare una recensione breve di un romanzo come questo: davvero meritevole. Letto in brevissimo tempo perché mi ha letteralmente rapita sia per l’intensità e l’interesse della storia, sia per lo stile della narrativa: elegante, scorrevole, incisivo, coinvolgente. Su alcune frasi mi sono fermata, lette e rilette, mi hanno fatto innamorare dalla composizione stessa.


“ Ci sono luoghi a Parigi dove trovo rifugio…c’è qualcosa di consolante nel modo in cui gli edifici svettano vicino alla Senna; alte e imponenti sentinelle che osservano dall’alto la lunga fila dritta di vecchie case dai tetti irregolari…. Quando vedo Edouard in salotto, ….correre verso il mio giardino privato,….il canto ritmato dell’acqua che colpisce la banchina…..”

“L’attrazione sale un’erta china fino alla vetta della seduzione. Ma da lì non ci si può aspettare altro che una caduta violenta e rapida, con un atterraggio spietato”.

“Il silenzio nella stanza è così forte che rimbomba”.

“Annaspo alla deriva, in un vasto mare di vuoto”.

“La ragazza con le violette” in sintesi è la storia di una grande passione, sbocciata al museo del Louvre fra il pittore E. Manet e la pittrice Berthe Morisot . Sullo sfondo la guerra tra Francia e Prussia, i cambiamenti politici che sconvolgono Parigi dove è ambientata principalmente la storia e, la nascita del movimento impressionista ovvero la formazione della Società anonyme des Artistes con Pisarro, Degas, Sisley, Cezanne, Monet e Berthe Morisot, unica donna in mezzo a tutti uomini, una donna evoluta, decisa a vivere fuori dalle righe e dalle convenzioni della società dell’epoca ( il romanzo inizia nel 1868 e termina nel 1875) , intenzionata e ferma a realizzare il proprio sogno .

La società ha relegato la donna in un ruolo piuttosto sfortunato. Siamo figlie, mogli, madri ma al di là di questo perimetro la nostra persona è assolutamente svalutata. Veniamo al mondo per trovare l’amore. Tuttavia trovare l’amore è forse la sfida più difficile tra quelle che deve affrontare una donna. …..Potrei dare la colpa ai poeti per aver creato un modello impossibile: siamo tutte Giulietta, l’amante devastata che preferisce affondarsi un coltello nel cuore piuttosto che vivere un solo istante senza l’amore di un uomo……” 

Il romanzo scritto in prima persona scorre armoniosamente poiché mantiene un ordine cronologico, gli avvenimenti si susseguono nel tempo. I protagonisti principali sono E. Manet, Berthe e il loro amore impossibile perché lui è sposato con la grassa Suzanne e c’è Leon. E inoltre il mondo degli artisti:“ Un quarto d’ora della loro conversazione vale oro”.

Uno degli ultimi capitoli riprende articoli dell’epoca:

“ L’esposizione impressionista” del critico Louis Leroy del 25 aprile 1874. Qui vengono elencate alcune opere come La Ballerina di Renoir, Il campo arato di Pisarro,Barche da pesca all’uscita del porto di Monet, La casa dell’impiccato di Cezanne etc, esposte alla mostra in Boulevard des Capucines con relativi commenti . 

L’altro è un articolo di notevole interesse datato 7.5.1874 di Ernest Chesnau , sempre riferito alla stessa mostra di cui riporto qualche stralcio: 

“ Un nuovo gruppo di pittori ha inaugurato una mostra in Boulevard des Capucines…il loro tentativo che merita tutta la solidarietà possibile, rischia di fallire in partenza perché non sufficientemente energico… La scuola del plein air è rappresentato nello studio al secondo piano….. ma la guida, Monsiuer Manet è assente.Ha forse timore dell’eccentricità di taluni pittori?..” 

Il romanzo nella pagina iniziale riporta” Questo libro è un’opera di finzione. Nomi, personaggi, luoghi e avvenimenti sono frutto dell’immaginazione o rielaborazione narrativa da parte dell’autrice”.

Sta di fatto che i personaggi citati sono realmente esistiti e divenuti famosi, la guerra fra Francia e Prussia è documentata dai testi storici, E. Manet fu il padre dell’impressionismo, nel 1867 conobbe Berthe Morisot , pittrice impressionista, che apprezzò e che fu protagonista di diversi suoi dipinti (ad esempio Il Balcone – Il Riposo) e il rapporto fra i due artisti diede spazio a speculazioni e pettegolezzi anche se la loro presunta relazione d’amore non è mai stata dimostrata.

Inoltre nel romanzo come nella realtà Berthe sposa il fratello minore Eugene Manet.

In ogni caso nel romanzo l’attrazione fra i due è scoppiata al primo sguardo e la passione viene vissuta fino all’ultimo respiro.

" Mi stringo nelle spalle, ancora incapace di elaborare la miriade di emozioni che mi pervadono. Sono in guerra con me stessa.” 

“ E’ tutto così incerto. Non posso far altro che aspettare tracciando linee nel cielo notturno pennellate di speranza che collegano me e il mio amato”. 

“Stasera, finalmente, mi sento come se avessi trovato ciò che ho desiderato per tutta la vita” 

“Poi l’oscurità scende e ci avvolge nel mantello indaco della notte”. 

La copertina del libro rappresenta “ Il Riposo”, ritratto singolo di Berthe Morisot trentenne, avvolta nella nuvola bianca dell’abito e che nonostante il titolo, fu scritto che la Morisot ricordasse con angoscia le lunghe sedute di posa nello studio di Manet, durante le quali non poteva muovere la gamba sinistra piegata sotto di sé.

Questa opera fu esposta al Salon nel 1873 e venne criticata perché la figura di B. Morisot sembrava sfuocata e lontana, assorta ne propri pensieri. La stampa dell’epoca così la riassunse:” né dipinta- né disegnata – né in piedi – né seduta”.

In realtà la rappresentazione è molto delicata e intensa ma le opere impressioniste inizialmente non erano comprese perché erano fuori dai canoni accademici del periodo.

“Mi viene da pensare che il fato non sia altro che un temporale che passa e sconvolge tutto ciò che incontra, fino a un casuale cambio di rotta che lo spinge in un’altra direzione, lasciandoci lì a cogliere i cocci delle nostre vite”.

Infine, particolare gradevole, viene citato non a caso, ma a fronte di un avvenimento specifico e importante per la storia d 'amore, il famoso “ I fiori del male di Baudelaire” e alcuni capitoli iniziano proprio con stralci del medesimo.

Lo consiglio? Certamente si alle donne di qualsiasi età , ma penso che questo romanzo possa essere gradito anche dagli uomini perchè non c'è cultura solo maschile o solo femminile.

Quindi lo consiglio a tutti ed io rimango quasi dispiaciuta per averlo già letto.

per informazioni: ilibridinosi@hotmail.it

lunedì 5 marzo 2012

Giovedi 15 marzo in Biblioteca si sono tenuti questi due incontri

MARZO al centro due donne della Letteratura al Femminile


due donne protagoniste di due Romanzi il primo "l'Amante" di Marguerite Duras per l'incontro 
LIBRO-FILM

per L'incontro Arte c'è stato un dibattito sul Romanzo "la Dama Con L'orrechino di perla" di Tracy Chavallier


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l'Appuntamento e' stato alle ore 21.00 il 15 marzo nella biblioteca comunale di Mocasina Frazione del comune di Calvagese della riviera



LA RAGGAZZA DALL'ORECCHINO DI PERLA (breve Trama del film)

Griet (Scarlett Johansson) è una ragazza olandese che vive a Delftintorno al 1660. Suo padre è un pittore di ceramiche divenuto cieco per un incidente sul lavoro; a causa delle difficoltà economiche familiari Griet viene mandata a servire a casa del pittore Jan Vermeer (Colin Firth). Emerge presto che anche Vermeer ha difficoltà a mantenere il suo elevato tenore di vita, tenuto conto del fatto che sua moglie mette al mondo un gran numero di figli e che lui non riesce a produrre più di due o tre quadri all'anno data la sua smania di perfezione.

Con il tempo, Griet si abitua alla sua nuova vita e mostra segretamente interesse e innata comprensione riguardo ai colori ed alla pittura. Notando ciò, Vermeer le insegna come preparare i colori per i suoi dipinti, ma tiene segreti questi incontri a sua moglie (Essie Davis). Mentre Griet svolge le commissioni fuori casa, incontra un giovane di nome Pieter (Cillian Murphy), che viene attratto da lei, ma Griet non mostra subito di ricambiare i suoi sentimenti. Anche il mecenate di Vermeer, Van Ruijven (Tom Wilkinson), prova attrazione per Griet e chiede a Vermeer di farla lavorare per lui. Vermeer rifiuta, ma per mantenere buone relazioni con Van Ruijven, la sua sola fonte di reddito, deve accettare l'incarico di dipingere per lui un ritratto di Griet. In realtà Vermeer prova un desiderio personale di ritrarla, ma sa che deve nasconderlo a sua moglie.

Nel periodo in cui Vermeer dipinge il quadro, la sua relazione con Griet diviene più intima, mentre peggiora quella con la moglie, così che quest'ultima mostra sempre maggiore ostilità verso la ragazza. Quando il dipinto è ormai ultimato, la moglie di Vermeer scopre la verità, incluso il fatto che Vermeer aveva ritratto Griet con i suoi orecchini di perla. Nel confronto finale con Griet, la moglie si sente insultata dal marito quando questi le dice di aver dipinto Griet anziché lei perché quest'ultima riusciva a capire meglio la sua arte. Griet viene allontanata dalla casa e va a vivere con Pieter. La scena finale vede la cuoca Tanneke che porta gli orecchini di perla a Griet, implicitamente da parte della signora Vermeer, come "eredità" dopo la morte del pittore.

L'AMANTE (breve trama del film)


Il romanzo narra le vicende in gran parte autobiografiche di Marguerite Duras nel periodo in cui, tra i quindici e i diciassette anni, visse con la madre e i fratelli nell'Indocina francese, a Vinh Long, piccolo centro situato presso il fiume Mékong. La storia è quella dell'incontro tra Marguerite e il figlio di un ricco possidente cinese: un amore proibito non solo dall'età della ragazza, ma anche dalle convenzioni sociali (differenza di razza e ceto non potevano essere ignorate). La loro relazione, osteggiata dal padre del giovane cinese e usata dalla famiglia di lei per trovare un po' di sollievo a una povertà frutto di inganni e sfortune, termina nel momento in cui la madre della protagonista deciderà di ripartire per la Francia portando i figli con sè. La vicenda amorosa, raccontata con stile spoglio ed ampie digressioni, s'intreccia con le varie vicende della sua vita: l'odio per il fratello maggiore, il rapporto conflittuale con la madre e l'omosessualità latente della stessa Duras nei confronti dell'amica Heléne.