giovedì 20 ottobre 2011

Trama "la donna della domenica" di Fruttero & Lucentini

"È ambientato a Torino e narra dell'indagine del commissario Santamaria sull'omicidio dell'architetto Garrone, personaggio che conduce una vita di squallidi espedienti a margine della Torino "bene". L'architetto viene trovato ucciso nel suo pied-à-terre con il cranio sfondato da un fallo di pietra. Tra i protagonisti della vicenda ci sono anche gli amici Anna Carla Dosio e Massimo Campi. La prima è moglie di un ricco industriale, il secondo è un giovane della buona borghesia torinese che trascina stancamente una relazione con Lello Riviera, piccolo impiegato con velleità da intellettuale. Anna Carla e Massimo sono tra i primi sospettati, perché Garrone fa parte, insieme ad altri personaggi, di un loro "teatrino privato", nel quale stigmatizzano i vizi, le affettazioni, il cattivo gusto dei loro conoscenti. Stanca del personaggio di Garrone, Anna Carla propone a Massimo, in una lettera risentita, poi non spedita, di "eliminarlo" dalla loro vita. Da quel momento i due saranno coinvolti, loro malgrado, nel'indagine. Anche Lello, che ha intuito che la sua relazione con Massimo è prossima alla fine, si appassiona all'indagine, per spirito di rivalsa: arriverà involontariamente vicino alla verità, senza comprenderla del tutto, e finirà ucciso dall'assassino di Garrone durante un giro al Balon, il mercatino delle pulci di Torino. Il commissario Santamaria (che al termine della vicenda avrà un'avventura con Anna Carla) arriverà alla soluzione del caso attraverso un proverbio piemontese. Attorno ai personaggi principali ruotano numerose altre figure, delle più diverse estrazioni sociali: le anziane sorelle Tabusso, rintanate con la domestica nella loro villa in collina, assediata da un florido traffico di prostitute e clienti; il gallerista Vollero che, pur temendo di essere scoperto dai suoi clienti, si rifornisce di cornici al Balon; l'americanista Bonetto, un intellettuale immaturo, perso dietro improbabili, inutili (ed immaginarie) schermaglie culturali con odiati colleghi. Per tale ricchezza di personaggi e per la profondità dell'analisi psicologica il romanzo costituisce un vivido ritratto della società torinese."

hotel baalbek trafiletto

"HOTEL BAALBEK"

«In ciascuno di noi mandava luce quella finestra del ricordo, ciascuno di noi tornava a vivere nella fantasmagoria della sua vita passata. Io ero giovane e riuscivo a sopportare gli strapazzi più facilmente di molti anziani, che magari avevano dovuto lasciare una vita comoda e raffinata. Io ero ancora saturo della bellezza dei mesi trascorsi, ancora ebbro della mia felicità, la gente del Baalbek operava dentro di me, l'albergo era diventato il mio mondo interiore, un universo, un palcoscenico sul quale i personaggi seguitavano a parlare. Pensavo alla bellezza di Katja, alla tenerezza di Lily e un'energia segreta continuava ad alimentare in me la fiamma». 

"LA STORIA"
 
Marsiglia 1942: una città meravigliosa e corrotta, dominata dalla violenza, pervasa da oscuri traffici, immersa in un clima allo stesso tempo di esaltazione e di paralisi, una città in cui confluiscono migliaia di ebrei provenienti da ogni parte d'Europa, nella speranza di trovare un modo per fuggire Oltreoceano, per sottrarsi alla mortale presa della Gestapo. Uno dei punti di raccolta dei fuoriusciti è il Baalbek, un albergo di infima categoria, nei cui corridoi si susseguono le voci: è vero che i tedeschi stanno occupando anche il resto della Francia? e che la Deventer, una nave piena di profughi, è affondata? Nel foyer si discute animatamente, si gesticola, si prendono coraggiose decisioni; nelle misere camere qualcuno si ama, altri si inventano un mestiere, altri ancora, ormai decisi a mettere fine alla loro vita, sistemano meticolosamente ogni pendenza.
Fra gli ospiti di questo straordinario e fatale caravanserraglio c'è un giovane timido, innamorato contemporaneamente di due bellissime donne, Katja e Lily, innamorato della vita che ancora non conosce davvero. È lui, uno dei pochi sopravvissuti, a raccontare decenni più tardi di queste esistenze sull'orlo dell'abisso, a narrare le vicende di Jablonsky, di Sascha, di Jossip, del musicologo David Stern e della sua bionda moglie, della piccola Judith, così giovane e così seducente. È lui a rievocare, con grande immediatezza, un mondo che allora non riusciva ancora a immaginare con quale violenza e crudeltà sarebbe stato investito dalla storia. 

martedì 18 ottobre 2011

Incontro di giovedì 20 ottobre 2011


L'APPUNTAMENTO CON I LIBRIDINOSI E' STATO
GIOVEDI 20 OTTOBRE ALLE ORE 21.00 in biblioteca a Mocasina

Si è discusso Amabilmento dei libri "hotel Balabeck" di Wander per il gruppo premiati.

e per il ciclo libro-film si è tenuto un dibattito sul libro:

"la donna della domenica" di Fruttero & Lucentini



                              E' Seguito un breve rinfresco auto-promosso dai partecipanti