martedì 17 marzo 2020

Progetto Recensioni da Casa: questo mese a Causa del Coronavirus ilibridinosi Vi Propongono delle Recensioni del libro Metà di un Sole Giallo di Chimamanda Ngozi Adiche!



Oggi ilibridinosi Vi Propongono la Recensione di Erika Breno.

Recensione di Erika

Ho finito di leggere questo libro già da alcuni giorni, ma non riesco ancora a pensarci lucidamente.
Ci sono tanti temi, tante emozioni, tanti eventi tutti mescolati e intersecati, così tanto e così sapientemente che è difficile per me scollegarli l'uno dall'altro per parlarne.
Ma Giorgio è implacabile e sollecita le nostre recensioni :-) …..
E allora comincerò da me: la mia percezione di questo romanzo.

E' stato completamente al di fuori delle mie aspettative – nel bene e nel male. Comincio col dire che avevo già letto altri due romanzi di quest'Autrice, ed in entrambi, pur sentendo la Storia che correva di fianco alla trama, avevo amato molto le vicende personali e la definizione dei personaggi man mano che il racconto proseguiva: insomma, erano le storie personali ad avermi coinvolto di più. In questo romanzo invece, è il periodo storico narrato ad avermi catturata. Sicuramente perché non ne conoscevo nulla...

Ho scoperto attraverso le persone che agiscono nel racconto, alle quali Chimamanda ti fa abilmente affezionare dall'inizio, un mondo a me sconosciuto. Ho capito l'origine delle immagini dei “bambini del Biafra” che hanno popolato la mia infanzia sui poster della Caritas appesi a scuola; ho sentito il senso di unità e di appartenenza del gruppo etnico degli Igbo, che purtroppo corrispondeva alla forza “uguale e contraria” di quello degli altri gruppi, Yoruba e Hausa; e come sempre mi sono stupita del livello di crudeltà a cui possono arrivare gli esseri umani quando sono strumentalizzati attraverso le ideologie.

Ci sono tanti episodi di violenza e crudeltà in questo romanzo, rappresentati però senza gusto del “trucido” e come parte essenziale della storia - e di questa Storia; d'altro canto, ho adorato la descrizione dei personaggi e delle “tante Nigerie” che Chimamanda ci racconta: quella tribale di Mama e di Amala, ma anche di Ugwu; quella intellettuale e bramosa di indipendenza di Odenigbo, quella corrotta dei genitori di Olanna e Kainene e del loro entourage; e l'Africa di Kainene, che tra i personaggi forse è quello che più ho amato: una donna intelligente, sarcastica e forte, apparentemente fredda, che arriva però a sacrificare tutto per chi è più debole.

Insomma un turbinio di emozioni e di eventi, impossibile raccontare: leggetelo! ma leggete anche l'Ibisco Viola (per me il numero 1) e Americanah :-)

Voto: 4.

Nessun commento:

Posta un commento

interagite con i libridinosi